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Sviluppo 06 novembre 2025
Ogni anno, la Swift Student Challenge di Apple celebra la creatività e l’ingegno di studenti e studentesse in tutto il mondo, invitando a usare Swift e Xcode per risolvere problemi concreti che interessano le comunità in cui vivono e non solo. Le candidature per l’edizione 2026 apriranno il 6 febbraio per tre settimane, e gli studenti e le studentesse che desiderano partecipare possono prepararsi con i nuovi tutorial Sviluppare in Swift e i laboratori di programmazione Meet with Apple
Premiati alle scorse edizioni della Swift Student Challenge, Brayden Gogis, Adrit Rao e Sofia Sandoval hanno sperimentato in prima persona come lo sviluppo di app può stimolare la creatività e la curiosità, rafforzare il pensiero critico e gettare le basi per carriere entusiasmanti. Sfruttando tecnologie all’avanguardia come machine learning e spatial computing, hanno continuato a creare app e giochi completi, caratterizzati da un calore e un tocco umano unici.
Di seguito, i tre raccontano il loro percorso, dai primi passi con la programmazione alla presentazione dei loro progetti alla Swift Student Challenge, fino al lancio delle loro prime app e dei loro primi giochi sull’App Store.
Brayden Gogis in piedi, sorridente. Indossa una camicia nera.
Brayden Gogis è da sempre appassionato di videogiochi e spera di migliorare la vita delle persone grazie alla programmazione.
Brayden Gogis ricorda di avere sempre avuto una grande passione per i giochi, in tutte le loro forme. “Alla scuola dell'infanzia, quando ci hanno chiesto di travestirci da ciò che volevamo diventare da grandi, mi sono vestito da presentatore di un gioco a premi”, spiega.
In seconda elementare, quando ha scoperto l’App Store sul suo iPod touch, il suo entusiasmo ha raggiunto nuovi livelli. “Mio padre mi ha mostrato un gioco creato da un quattordicenne e l’ho trovato fantastico”, racconta Brayden.
Realizzare un gioco per una console tradizionale sembrava un obiettivo irraggiungibile, ma crearne uno per l’App Store sembrava più fattibile, quindi ha cercato tutorial sul web e imparato tutto il possibile sulla programmazione.
Brayden ha partecipato alla Swift Student Challenge del 2019 e ha vinto con l’app Solisquare, ora disponibile sull’App Store, una rivisitazione di un classico gioco di carte caratterizzato da gesti rapidi e da un’esperienza intuitiva e pratica. “SwiftUI è davvero utile per realizzare app e giochi superinterattivi, perché permette di creare rapidamente prototipi non solo dell’interfaccia finale, ma anche dell’esperienza utente”, spiega Brayden.
Il ventunenne, ora studente dell’ultimo anno alla Taylor University di Upland, in Indiana, ha apportato lo stesso tocco personale alla sua ultima creazione pubblicata sull’App Store, Joybox, un’app di social media che consente alle persone di creare gruppi e aggiungere foto, storie e canzoni a una Joybox collettiva, e di scegliere insieme quando aprirla. Realizzata con SwiftUI e UIKit, l’app include sfondi elaborati, sfumature dinamiche ed effetti con risposta aptica che ricreano la sensazione di scrivere un ricordo e riporlo in una scatola, e consente anche di condividere brani musicali tramite l’integrazione con Apple Music.
“Mi piace programmare perché amo le persone e voglio migliorare la loro vita in ogni modo possibile”, afferma Brayden. “Fa bene al cervello dedicare cinque minuti al giorno a concentrarsi sulle cose per cui si è grati e condividerle con altri”.
Adrit Rao che sorride verso l’obiettivo, con indosso una polo grigia.
Adrit Rao apprezza il modo in cui l’App Store gli permette di entrare in contatto con un pubblico al di fuori della sua comunità e ama ricevere feedback per migliorare le sue app.
Adrit Rao ha scoperto la programmazione a blocchi quando si è trasferito a Palo Alto, in California, quando faceva le elementari, e ha imparato da solo le basi del coding nel periodo della pandemia da COVID‑19. Fin da subito, è rimasto colpito da come creare app gli consentisse di risolvere problemi.
“L’App Store offre un modo semplice per condividere ciò che ho creato con persone al di fuori della mia community”, spiega il tre volte vincitore della Swift Student Challenge. “Quando non devi preoccuparti di come raggiungerai le persone, puoi concentrarti sul passo successivo: che tipo di problema vuoi affrontare e che tipo di soluzione accessibile intendi realizzare?”
Adrit, studente al primo anno di medicina presso la University of California, a Berkeley, è particolarmente interessato ai modi in cui la tecnologia può contribuire a migliorare l’accessibilità e a creare connessioni. Attualmente sta dando gli ultimi ritocchi a EyeSee, un’app che sfrutta i potenti algoritmi integrati all'interno di iPhone per simulare l’esperienza di vari problemi di vista. “L’idea alla base dell’app è creare empatia, perché può essere difficile capire come le altre persone vedono il mondo”, spiega.
Per una sua app precedente, chiamata Signer, Adrit ha usato Core ML, il framework di machine learning integrato nei dispositivi Apple, per trasformare i gesti della lingua dei segni in parole: l’idea gli è venuta dopo aver letto un articolo su quanto possa essere frustrante per le persone non udenti comunicare con chi non parla correntemente la lingua dei segni. L’app è progettata per facilitare la comunicazione in tempo reale in situazioni quotidiane, nelle quali l’apprendimento della lingua dei segni potrebbe non essere immediatamente possibile, come quando si è al supermercato o si ordina qualcosa al bar.
Adrit intende collaborare con organizzazioni che sostengono le comunità di non udenti per raccogliere ulteriori feedback che gli consentano di perfezionare e migliorare il progetto. “È sempre molto emozionante ricevere feedback che consentono di migliorare le proprie app”, afferma. “Voglio continuare a lavorare su Signer e far sì che soddisfi le esigenze di tutte le persone, non solo di quelle non udenti.”
Sofia Sandoval seduta e sorridente, con indosso una maglietta nera e dei jeans.
Sofia Sandoval punta a portare nel mondo digitale la cura e l’attenzione tipiche dei biglietti fatti a mano.
Sofia Sandoval ha sempre avuto un’indole creativa. Cresciuta tra Stati Uniti e Messico, è rimasta in contatto con i suoi cari creando elaborati biglietti per ogni occasione. Ma quando è andata all’università per studiare informatica, al Tecnológico de Monterrey, portare avanti la tradizione e tenere i contatti era diventato più difficile. “Oggi tutti ricevono messaggi”, spiega. “Ma ricevere un biglietto vero e proprio è una sensazione speciale. Anche il processo di creazione sembra fortemente pensato e fa sentire le persone amate e apprezzate”.
Prima della scadenza per la presentazione delle candidature alla Swift Student Challenge dello scorso anno, mentre Sofia si sentiva esausta e un po’ nostalgica, le venne un’idea. Cariño, l’app playground che le è valsa la vittoria, trasmette il calore e la premura di un biglietto fatto a mano nel formato digitale. Per progettare i modelli dei biglietti ha usato Procreate su iPad e Apple Pencil.
“Volevo creare un’esperienza che somigliasse il più possibile a quella di scrivere su un biglietto di carta”, spiega Sofia. “Ho usato Swift e Swift UI per creare i contorni del biglietto e fatto in modo che si potesse girare, proprio come si fa con quelli veri, in più ho aggiunto delle funzioni per cancellare ed esportare i progetti finali”.
Attualmente sta provando ad aggiungere altri formati sfruttando la potenza dello spatial computing. “Nel laboratorio di innovazione della mia scuola ho installato l’app su Apple Vision Pro che ha davvero stimolato la mia curiosità, spingendomi a imparare come sviluppare e adattare soluzioni per questo dispositivo”, racconta Sofia, che ha lanciato Cariño sull’App Store all’inizio di quest’anno.
Secondo Sofia, per gli studenti e le studentesse che desiderano fare il grande passo e avvicinarsi al mondo della programmazione, il momento migliore per aprire Xcode e iniziare è adesso. “So che a volte ci si può sentire sopraffatti, ma l’unico modo per imparare davvero è immergersi completamente in qualcosa, uscire dalla propria zona di comfort”, consiglia. “Tutti gli strumenti sono letteralmente a portata di mano.”
Quest’autunno, gli aspiranti e le aspiranti developer possono prepararsi alla Swift Student Challenge 2026 con i nuovi tutorial Sviluppare in Swift, che approfondiscono argomenti come Swift UI, spatial computing, progettazione di app e machine learning. Inoltre, studenti, studentesse e insegnanti possono iscriversi ai laboratori di programmazione speciali Meet with Apple per scoprire come iniziare a sviluppare app, sperimentare con la coding intelligence in Xcode e partecipare alla Swift Student Challenge.
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